Valorizzare il territorio attraverso la partecipazione attiva giovanile – Consulta Giovanile Gratteri

Orientare le decisioni politiche di un comune di 900 abitanti e farsi portavoce della comunità giovanile: Sofia e Martina ci raccontano la nascita della Consulta Giovanile di Gratteri, un piccolo borgo al centro del Parco delle Madonie.

La Consulta è un’organizzazione nata tre anni fa su invito del Consiglio Comunale di Gratteri nel tentativo di recepire i bisogni di ragazzi e ragazze tra i 14 e i 35 per proporle alla giunta comunale in maniera proattiva.

Inoltre, la Consulta si occupa di organizzazione di attività ludiche, formazioni e conferenze. In particolare, recentemente hanno lavorato a progetti sul turismo sostenibile concentrandosi sui bisogni del territorio: fondamentale è stata, nel periodo di inizio dell’emergenza COVID-19, la creazione di una rete tra le consulte delle Madonie e della Provincia.

“Siamo venuti in contatto con realtà come le nostre. Scambievolmente, siamo diventate realtà più forti, unificate e consapevoli del ruolo che possiamo avere nei territori che abitiamo, nonostante la giovane età e i vari impegni che questa ci pone”.

Sofia

Affrontare i problemi non ha età

Questo scambio ha permesso alla consulta di credere di poter orientare le proprie attività verso un pubblico più ampio, non solo giovanile, coinvolgendo il più possibile la popolazione in discussioni su temi caldi per la generazione giovane.

In particolare, Sofia e Martina ricordano l’incontro con Claudia Fauzia, economista femminista nota su Instagram come La Malafimmina, in una delle scalinate del paese, che ha attirato persone di ogni età.

Da qui l’idea di ribaltare la logica per cui i problemi debbano riguardare necessariamente solo la fascia più giovane o le generazioni che verranno. Se da un lato, l’azione della consulta si focalizza sulla tematica ambientale e il turismo sostenibile spiegato ai più piccoli, dall’altro cerca di colmare il divario generazionale attraverso il coinvolgimento degli anziani.

“Abbiamo chiesto ai bambini di parlare con gli anziani, fargli delle interviste per scoprire come si sentissero durante la pandemia, per confrontarsi sull’uso della mascherina “.

Martina

Tra le priorità della consulta, dunque la valorizzazione turistica e sociale del territorio. A tal proposito, l’anno scorso hanno collaborato con i promotori del portale visitgratteri.com e cercano, durante le assemblee, di raccogliere le idee e i punti di vista per capire quali istanze possono essere crescita per l’intera comunità.

“Siamo pochi ma siamo pieni di vita e di risorse”.

Martina

Dal disorientamento della DAD a Di la natura vantu e fantasia

La pandemia ha bloccato piani, progetti e attività e anche i ragazzi stessi, la forza è stata reagire e andare contro la corrente. Sofia ricorda che hanno deciso di usare i mezzi a loro disposizione, ovvero i social network, per trovare contatti e affrontare le tematiche a loro care in diretta con ospiti provenienti anche dalle altre regioni.

È nata così Di la natura vantu e fantasia, un format di incontri live su Facebook, ogni episodio con focus su un aspetto specifico del territorio (storico, culturale, ludico).

“La cosa più bella è stata diventare davvero gruppo, una famiglia. Ci vedevamo (online) quasi tutti i giorni per preparare le dirette, ci confrontavamo mettendo sul tavolo tutte le nostre debolezze. Penso che quel periodo ci abbia fatto bene. Speriamo che quest’anno tutto vada tranquillizzandosi. La scorsa estate abbiamo organizzato qualcosa, ma organizzare eventi o fare qualcosa di più impegnativo diventata pericoloso per via dell’incertezza della pandemia. Quello continuiamo e continueremo a fare sono le azioni di sensibilizzazione per non fare diventare Gratteri una bolla. Gratteri non può esserlo e noi giovani non meritiamo di vivere in una bolla. E vogliamo fare da tramite per le generazioni future e quelle che ci hanno preceduto. Da qui l’approccio a tematiche come il femminismo siculo e l’ambiente che nelle piccole realtà faticano ad arrivare. Noi vogliamo portare a Gratteri queste cose così lontane. Vogliamo far diventare 900 persone parte di un mondo molto più grande. E finora ci siamo riusciti”.

Sofia

L’esperienza della pandemia ha alimentato la necessità di tutti i membri della Consulta di trasmettere ai loro pari la possibilità di fare rete e creare un futuro nel territorio. Chi spesso li lascia lo fa ignaro delle opportunità che la messa a sistema con le altre realtà può generare. Il sogno è dunque questo: riscoprire la propria terra e adattare le attività alla volontà di conoscere e crescere insieme.